L'Assessore Demetrio Naccari Carlizzi interviene sulla centrale a carbone
Il Governo non consulta il territorio e non avvisa i suoi dirigenti locali
Redazione
“Sarebbe opportuno che il sindaco di Reggio Calabria e coordinatore regionale del Pdl Giuseppe Scopelliti si mettesse d’accordo con il Governo nazionale, espressione del suo stesso partito”. Così Demetrio Naccari Carlizzi commenta l’annuncio dato dal primo cittadino reggino in merito alla costruzione o meno di una centrale elettrica a carbone in prossimità del territorio del Comune di Reggio, a Saline Joniche.
“Se Scopelliti è contrario alla soluzione della centrale a carbone, “senza se e senza ma”, per la riconversione del complesso industriale ex Liquichimica di Saline Joniche, dovrebbe comunicarlo anzitutto ai propri alleati politici e, in qualità di rappresentante regionale di un partito, ai propri superiori coordinatori nazionali a Roma”, spiega l’assessore regionale al Bilancio. “Scopelliti si metta in contatto con il Consiglio dei Ministri anzitutto, e con il Ministero dell’Ambiente: infatti in occasione della prossima riunione, giovedì 18 febbraio, della Commissione ‘Via’ del ministero, tutto lascia pensare che ci sia una netta intenzione di rilasciare parere positivo riguardo la Valutazione d’Impatto ambientale per il progetto”.
Ma il fatto che il Ministero dell’Ambiente – retto da una esponente dello stesso partito di Scopelliti come Stefania Prestigiacomo - possa dare via libera alla centrale, con un parere positivo sull’impatto ambientale non fa dormire sonni sicuri ai calabresi, aggiunge Naccari Carlizzi: “Evidentemente il Governo non consulta il territorio, e non avvisa i suoi stessi amministratori e dirigenti locali, prima di assumere tali fondamentali scelte per il futuro della salute dei cittadini; il Governo è venuto al Sud, ha fatto passerella sullo Stretto senza portare nulla di concreto, se non una Agenzia per i beni confiscati, ma per il resto la politica industriale per il Sud – spiega a suo modo di vedere Naccari Carlizzi – è solo di considerare la Calabria una regione di serie B: ricordo a questo proposito quanto temuto dal mio collega Silvio Greco, assessore regionale all'Ambiente, per il quale “se il nucleare venisse reintrodotto da Roma, è molto difficile che per le nostre caratteristiche sismiche la Calabria venga scelta come sede di centrali nucleari, ma c'è da scommettere che nei nostri bei parchi di faggi e pini finiremmo per ospitare dei depositi di scorie nucleri. Ci pensi, Scopelliti, a queste esigenze del territorio la prossima volta che parla con Roma, o che da Roma vengono qui in Calabria a fare passerella. L'urgenza con la quale il candidato governatore del centrodestra si affretta ad assicurare il suo “impegno per impedire la nascita della centrale” fa capire come anche per l’elettorato di Destra il tema della salute sia fondamentale, in quanto bene prezioso per tutti i cittadini,aldilà dell’appartenenza politica”.
“ Se Scopelliti pensa davvero di essere adatto per candidarsi alla guida della regione Calabria – conclude Naccari Carlizzi - dovrebbe prepararsi adeguatamente ad un impegno complesso, fosse anche solo per sostenere il peso di un impegno come quello di coordinatore regionale di un partito importante come il Pdl. Per dare prova di credibilità, potrebbe cominciare a dimostrare di avere come leader politico, delle capacità di portare le istanze del territorio a conoscenza del Governo centrale. Al momento sembra invece che il Governo centrale ignori completamente tutti i messaggi in arrivo dai calabresi, siano essi di sinistra o di destra. Viene da chiedersi di che cosa abbiano parlato il sindaco Scopelliti e il premier Silvio Berlusconi in occasione del Consiglio dei ministri tenuto nella città dello Stretto nemmeno un mese fa. Di sicuro non di centrali a carbone”.
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