Tratto dal libro: la Casta

C'è un caso che dice tutto...

Tratto dal libro: "la Casta" di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella p.p. 174-175

... C'è un caso che dice tutto: quello del commissariato all'Emergenza idrica di Reggio Calabria. Siamo nell'agosto torrido del 2003, la città sullo Stretto è assetata e il governo Berlusconi stanzia 8 milioni di euro e nomina commissario il sindaco, Pino Scopelliti, uno stangone col fisico del giocatore di basket e la tessera di An. Un mese dopo la sua segreteria chiede al ministero dell'Ambiente «se e in quale misura si possono attribuire degli emolumenti».

Tre settimane e il ministro Altero Matteoli, lui pure di An, fa rispondere che per carità, «nulla osta». Fino a che cifra? «In consimili situazioni, detti emolumenti risultano essere stati determinati in 5.165 euro mensili.» Incamerata la propria paga, con quei soldi in aggiunta allo stipendio, il sindaco-commissario si pone quindi il problema dello staff. Mica facile, gestire un'emergenza idrica. Servono esperti, ingegneri idraulici, studiosi in grado di individuare soluzioni.

Insomma, servono professionalità di alto livello. Lui stesso, per esempio, volendo una città bella e floreale, si è preso come consulente un'addetta del settore: la fiorista Nelly Falzea, rose ed azalee. Quindi chi si prende per consulenti idrici? Il suo vicesindaco Giovanni Rizzica, il suo capo di gabinetto e consulente giuridico Franco Zoccali, il suo consulente economico Orsola Fallara.

Più il giocatore di basket Sandro Santoro quale «responsabile dei rapporti tra l'organo politico e quello tecnico» (cioè «anello di congiunzione tra il commissario Scopelliti e il suo capo di gabinetto Zoccali» rise il margheritino Demetrio Naccari Carlizzi), più un ingegnere vero, Domenico Barrile, e quattro ragazzi di cui uno candidato alle Comunali dall'Udc e due militanti, guarda coincidenza, di Alleanza nazionale. Fischia, che scienziati...

 

 

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