Dopo il Comune e la Provincia la Baam attrae anche la Regione

Naccari: Iniziativa coerente con la nuova programmazione comunitaria

La Baam (Biennale dell'Architettura e delle Arti del Mediterraneo) persegue l'obiettivo di offrire Reggio come sede di confronto tra le diverse culture architettoniche ed artistiche dei paesi del Mediterraneo, con implicazioni sociali, culturali, economiche e politiche di rilevante interesse nazionale e internazionale.

Della Baam hanno discusso a Palazzo S. Giorgio il sindaco Giuseppe Scopelliti, l'assessore regionale al bilancio Demetrio Naccari e il rettore della Mediterranea Massimo Giovannini. 

Il sindaco Scopelliti ha detto: «Qualche settimana fa al Rettorato avevamo tracciato le linee guida per affrontare questa esperienza della Baam. Avevamo chiesto a una serie di attori che operano nel territorio di sostenere il nostro cammino.

Oggi con la presenza dell'assessore regionale al bilancio abbiamo intensificato quei rapporti considerando che anche la Provincia ha già manifestato la sua disponibilità. Il rettore Giovannini ci ha prospettato la preoccupazione del tempo che incombe. Oggi dobbiamo contarci (per capire quanti siamo) e contare le risorse che abbiamo a disposizione».

Il rettore Massimo Giovannini ha aggiunto: «Come Università siamo pronti a partire oggi stesso. Il tempo è davvero stretto ma noi contiamo di potercela fare lo stesso. Per l'architettura e le arti abbiamo concluso, negli scorsi anni, degli accordi molto proficui con i paesi che fanno parte del Mediterraneo. Ci siamo, quindi, fatti l'idea di creare una fondazione, in cui dovrà essere indicato il Comitato scientifico. E ricordiamo che il primo evento della Baam è previsto per il 2009. Poi ci vuole un Cda e quindi la nomina dei responsabili delle varie sezioni: architettura, teatro, cinema, poesia. Auspico anche che si possa parlare delle tre grandi religioni monoteiste del bacino del Mediterraneo».

L'assessore Naccari ha quindi detto: «Quest'iniziativa è assolutamente coerente con la nuova programmazione dei fondi comunitari. L'obiettivo è quello di attrarre visitatori, in sostanza il turismo. L'iniziativa si può dunque inserire in quelle che sollecitano la mobilità dei soggetti». Il direttore dell'Accademia delle Belle Arti Sandro Manganaro ha affermato: «Il problema più grosso è quello di natura finanziaria. La Baam porterà delle ricadute che si vedranno fra 6 o 7 anni. Serve dunque un intervento finanziario forte e che abbia una duratura proiezione nel tempo».

Il consigliere Eduardo Lamberti Castronuovo, infine, ha dichiarato: «Esiste una forma giuridica che è quella della fondazione di partecipazione in cui anche i cittadini possono entrare a fare parte dell'istituzione. Questa fondazione ha la possibilità anche di avere ritorni economici. Questo tipo di soluzione è quella che io auspico per la Baam».

 

 

Articolo precedenteArticolo successivo

Non ci sono commenti