Museo creato un caso inesistente

Naccari commenta la polemica sui beni 'in trasferta'

Falsa l'idea che il ministro abbia deciso la partenza delle opere

Il giorno dopo l’accordo tra il sindaco di Mantova e quello di Reggio, in merito allo scambio di opere tra le due città, accordo in seguito al quale si è conclusa la protesta contro il temporaneo trasferimento di alcuni reperti nella città lombarda in occasione di una mostra, si susseguono le reazioni e i commenti.

Tra questi, anche quelli dell’assessore regionale Demetrio Naccari, chiamato in causa durante queste giornate dagli stessi manifestanti ed invitato ad intervenire presso il ministro Rutelli.

Naccari aveva riposto, parlando anche di alcune opere che sarebbero giunte, sia come scambio, sia assegnate in via definitiva alla Calabria. Alle dichiarazioni dell’assessore aveva replicato il sindaco, affermando di attendere dichiarazioni ufficiali da parte del ministro. Adesso, la firma di questa intesa.

Come giudica Naccari questo accordo?

“L’accordo con il sindaco di Mantova è apprezzabile ed è il primo atto di concretezza e di responsabilità per Scopelliti, che ha creato un caso inesistente, montando una protesta che rivela invece il fatto che sinora, a differenza del Comune di Mantova, quello di Reggio non ha fatto niente per attrarre turismo culturale attorno al Museo Nazionale della Magna Grecia.

Questa polemica è figlia delle elezioni imminenti e chiaramente l’accordo con Mantova rappresenta una via d’uscita per una situazione paradossale che una parte politica ha creato, gridando ad una spoliazione inesistente e facendo finta di non sapere i termini del prestito.

Il direttore De Caro, che ha disposto il prestito, ha risposto al Prefetto ribadendo quanto già era noto. Ma un prestito di tre mesi non può diventare un casus belli, né essere definito da nessuno, soprattutto da uomini delle istituzioni, una spoliazione. In questo senso si è approfittato di un nerbo scoperto di noi reggini, aggiungendoci disinformazione e deformazione”.

In che senso deformazione?

“Come la falsa idea che il ministro dei beni culturali abbia deciso la partenza delle opere. Tutti sanno invece che i prestiti di opere d’arte, addirittura anche quelli per l’estero, sono un’attività assolutamente routinaria e vengono decisi da uno dei direttori del Ministero, quello competente, in questo caso il direttore dei Beni Archeologici, senza alcuna necessità di autorizzazione della parte politica”.

Il sindaco Scopelliti ha rimarcato, anche durante la conferenza stampa in cui è stato ufficializzato l’accordo, il fatto che questa azione di protesta non era una polemica politica, ma era un’azione in difesa della città e del suo patrimonio.

“A proposito di difese a costo della vita ricordo il fatto che, da presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Scopelliti ha votato in Consiglio il finanziamento della clonazione dei Bronzi e come assessore nel 2002 si è alzato in silenzio al momento della votazione della “riproduzione dei Bronzi di Riace” in Giunta regionale tornando presente nella delibera successiva. Poi ha sostenuto il referendum per opporsi.

Apprezzo il fatto di aver cambiato idea, oggi poi da Sindaco capisco il perché di questo sacro furore e immagino che abbia, per così dire, anche lui un nerbo scoperto e voglia farsi perdonare qualcosa. Ma è giusto riconoscere questo suo sforzo”.

Rispetto alle critiche rivolte al ministro, come replica?

“Rutelli è l’unico politico nazionale che si è interessato al Museo di Reggio, tanto è vero che ne ha finanziato la riqualificazione con 17 milioni di euro. Lunedì si terrà la conferenza dei servizi che dovrà approvare il progetto definitivo ed è stata già espletata la gara per la scelta dell’impresa. Visto che mai nessuno, prima d’ora, dai vari Urbani, Gasparri e Buttiglione, ha ricordato che nella nostra città esiste un museo della Magna Grecia, con opere archeologiche di valore, mi viene da credere che non sia proprio quel becero nemico della città, sordo ai suoi bisogni. Allora gli altri che non hanno fatto nulla per Reggio, come dovremmo definirli?”

E in merito alla mancata risposta al sindaco da parte dello stesso Rutelli?

“Non voglio entrare in una querelle su lettere che non conosco e di cui non posso assicurare nemmeno l’esistenza, ma Rutelli ha investito 17 milioni di euro per il Museo di Reggio: io non li scambio con tante conferenze stampa e interviste di presunti amici che poi non hanno fatto nulla di concreto. Il linciaggio del ministro Rutelli è un atto che non fa onore al sindaco ed è contro la città, poiché misconosce i meriti di Francesco Rutelli”.

Tornando all’accordo, cosa pensa della scelta adottata dal sindaco Brioni?

“La sindaco Brioni è una donna intelligente e capace, basta verificare che è venuta a Reggio a chiudere una polemica creata da altri. Alla fine la Brioni ha nominato un reggino, il professore Salvatore Settis, come consulente e ha organizzato un’esposizione che si impone all’attenzione mondiale per essere l’evento mondiale dell’anno che descrive il contributo della cultura greca in Italia.

Mantova ha avuto due milioni di prenotazioni e i più grandi musei del mondo, compreso Reggio, parteciperanno. Al di là delle collezione Acerbi, che ci farà piacere visitare, se Scopelliti volesse puntare realmente al turismo culturale, la finirebbe di spendere soldi in piccole iniziative senza respiro.

Fa piacere, a questo punto, leggere nel protocollo sottoscritto tra il comune di Reggio e quello di Mantova proprio la dicitura per cui “entrambe le amministrazioni prendono atto che un’efficace politica culturale deve contemplare che le rispettive opere d’arte siano oggetto di esposizioni temporanee fuori sede”.

 

Museo creato caso inesistente 2

Pubblicato il 27/03/2008

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Pubblicato il 27/03/2008

 

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