Riannodare il dialogo con i cittadini
Dichiarazione dell'assessore Naccari, alla presentazione del Bilancio sociale alla Provincia Cosenza
Redazione
“Riannodare il dialogo con i cittadini”
L’assessore Naccari, alla presentazione del Bilancio sociale alla Provincia di Cosenza, parla di “sforzo pregevole” da estendere alle province e alla stessa Regione.
Calabria Ora - 22/01/08
Il Bilancio sociale presentato ieri alla Provincia di Cosenza. E se a dirlo non sono solo i diretti interessati (sebbene l'assessore provindale Rachele Grosso Ciponte nasconda a stento la soddisfazione) ma addirittura il viceministro Marco Minniti e l'assessore regionale al Bilancio Demetrio Naccari Carlizzi il colpo evidetemente è andato a segno. Provincia capofila nel mettere in atto gli indirizzi dell'Osservatorio finanza e contabilità del Viminale, l'ente amministrato da Oliverio secondo Naccari «offre un contributo essenziale per riannodare il dialogo coi cittadini», e per Minniti la cosa non è da poco nel momento in cui «il tessuto democratico s'indebolisce perché aumentano le distanze tra cittadini e politica».
Un bilancio alla portata di tutti (suddiviso in 5 macroaree all'insegna di legalità, democrazia e pari opportunità) è per il segretario regionale del Pd «un segnale di trasparenza die significa meno intermediazioni clientelari e quindi più efficienza, a differenza di quanto si pensi», insomma nell'utilità della spesa pubblica e nella legalità non si veda un freno allo sviluppo, Minniti ribalta il topos del "troppi controlli troppa burocrazia troppa lentezza": semmai bisogna evitare «il principio dello spendere a tutti i costi pur di non perdere i finanziamenti».
Naccari Cariizzi parla di «sforzo pregevole» che deve essere esteso a tutte le altre Province ma anche alla stessa Regione: «il nostro bilancio ha un disavanzo di 150 milioni per iniziative fuori programmazione e concertazione, l'obiettivo è un Patto di stabilità che riduca le spese dell'1,8% rispetto al 2005, spendendo bene i fondi UE e contenendo una spesa pubblica che finora non ha fatto altro che sostituire le spese ordinarie». «Trasparenza, eticità e moralità» sono per Mario Oliverio, ancora ebbro del successo tra i presidenti di Provinda testimoniato dal recente sondaggio del Sole240re, «non uno sforzo ma la precondizione per amministrare».
Non manca una frecciatina a una Regione che sul trasferimento delle deleghe «non si libera dalle troppe bardature gestionali» e intende un processo non eludibile come «un fatto contrattualistico o un semplice spostamento dì potere». Oliverio spera in un'inversione di tendenza nella programmazione della spesa dei fondi UE 2007/2013 (12 miliardi di euro) onde evitare «il fallimento del 2000/2006».
E sui trasferimenti delle deleghe Minniti concorda: la Calabria ha scelto il decentramento - dice - e allora «visto che il regionalismo vive il suo momento più difficile dal 1970, è arrivato il momento di completare il processo». Naccari Carlizzi «L'obiettivo primario è spendere bene i fondi UE».
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