Sottolineata la necessità di una forte coesione politica
Nuove adesioni al costituendo Partito Democratico
Redazione
(ANSA) - Reggio Calabria, 7/09/2007 - Il consigliere regionale Luciano
Racco ha lasciato il partito de "I Socialisti" guidato da Saverio
Zavettieri. L' annuncio è stato dato dallo stesso Racco che ha anche
reso nota la decisione di partecipare all'appuntamento del 14 ottobre
per le primarie del Partito democratico nel corso di una conferenza
stampa presenti il consigliere regionale Demetrio Naccari Carlizzi,
l'assessore alla Provincia Rocco Agrippo, e numerosi dirigenti ed
amministratori di enti locali di area socialista.
"La
scelta di partecipare alla costruzione del Partito Democratico - ha
detto Racco - è maturata sulla scorta di un convinzione che in Italia è
mancata in questi ultimi dieci anni una forza democratica a sinistra
che fosse veramente utile al Paese. Dopo vari e vani tentativi di
ricostruire l'unità a sinistra si rivela adesso l'occasione di uno
straordinario evento politico e democratico qual è il Partito
Democratico in cui convergono forze di varie tendenze culturali per
costruire una casa comune e non contro qualcuno".
"Ieri in
Consiglio regionale - ha proseguito Racco - si è celebrata una fase
politico-istituzionale di straordinario valore democratico che ha visto
coagulare diverse energie su un unico sbocco con la riconferma a
presidente di Giuseppe Bova. Uno sbocco su cui abbiamo lavorato molto,
discutendo con colleghi, amici e compagni perché ognuno rappresenta una
risorsa e tutti insieme una grandissima forza per modernizzare davvero
la Calabria.
Ai calabresi interessa davvero poco il dibattito
interno sul Partito Democratico, quanto piuttosto la soluzione di
problemi vecchi e nuovi. E' su questo terreno -ha concluso Racco - che
la nuova formazione politica si misurerà ed è su questo terreno che
arriverà o meno il consenso dell'opinione pubblica".
Demetrio
Naccari Carlizzi, nel suo intervento, ha sottolineato la "necessità di
una forte coesione politica perché è così che i problemi dei cittadini
si possono meglio risolvere. E' fisiologico - ha proseguito - che la
nascita di un nuovo e grande soggetto politico imponga necessariamente
una fase di approfondimento, di maggiore impegno. Il rischio in questi
giorni, è stato quello di rilanciare all'opinione pubblica una immagine
di fazioni in lotta per il potere con gravi riflessi sulla vita
istituzionale".
"E' una fase - ha concluso Naccari Carlizzi -
che si può definire chiusa poiché il Partito Democratico sarà per tutti
una prova di coraggio, una sfida alta della politica che impone a
rinunciare a piccole nicchie di potere personale".
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