Finanziaria

Rutelli: Basta parlare di tasse ora si parla di crescita

“Basta parlare di tasse ora si parla di crescita”. Così il vicepremier Francesco Rutelli nella discussione sulla manovra finanziaria. Mette l’accento sulla necessità che il paese torni a crescere e sull’importanza delle riforme. Soprattutto invita all’ottimismo: “Vogliamo dare al Paese cinque anni di ripresa, cinque anni di fiducia”, dice al seminario ‘Glocus’.

“Il governo Berlusconi non può essere rimpianto da nessuno - sottolinea durante il dibattito con il segretario dei Ds Piero Fassino - perché è stato il governo della crescita zero. Ha buttato sott’acqua il paese. Noi dobbiamo essere il governo del ritorno alla crescita, questa è la priorità. Il governo esiste in quanto ha preso l’impegno che i proventi derivanti dal maggiore introito fiscale vengano reinvestiti. Basta parlare di tasse ora si parla di crescita”.

Rutelli spiega che la manovra è ‘tosta’, ma è legata a una serie di riforme. Nella discussione sulla finanziaria, ricorda il leader della Margherita, “non ho fatto alcuna polemica perché siamo responsabili e leali. Ma abbiamo lavorato per alcuni indirizzi. Siamo l’anima riformista del governo”.

In particolare Rutelli annuncia un secondo provvedimento sulle liberalizzazioni che sarà presentato come disegno di legge di tutto il governo, ma anche interventi sulla riforma delle Authority e nei prossimi mesi provvedimento sul federalismo fiscale.

L’obiettivo è “la conferma e il consolidamento dell’impianto riformista”. Perché se “ora dobbiamo fare una manovra tosta, lo scopo è quello di creare più ricchezza nel paese”.

Non manca una punta polemica nei confronti di Rifondazione comunista: “Il manifesto ‘anche i ricchi piangano’ è da ‘Paperissima’. Per fortuna l’hanno tolto subito”, sottolinea Rutelli.

“Noi vogliamo dare al paese cinque anni di ripresa e cinque anni di fiducia”.

 

Schede finanziaria

Pubblicato il 06/02/2007

 

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