Finanziaria

Rutelli: è una scelta di equità sociale

“Di fronte ad un contesto di grande sforzo nazionale, c’è una scelta di equità sociale e una capacità di puntare su una crescita economica come priorità per il paese”. Questo il commento del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli a margine della discussione sui contenuti della finanziaria.


“È una finanziaria grande e importante - ha proseguito - che ha due assi fondamentali: sviluppo, e quindi redistribuisce risorse per le imprese e per i lavoratori a tempo indeterminato, quindi incoraggia il lavoro fisso, e redistribuisce risorse a favore dei ceti medio bassi, che sono stati penalizzati negli ultimi anni, a favore della famiglia a favore delle nuove nascite”.


“Ci siamo trovati a dover fare una manovra con l’eredità dei conti disastrosi che abbiamo trovato e la previsioni di tagli alla spesa pubblica che Silvio Berlusconi ci aveva lasciato, ma solo per il 2007, ed è per questo motivo che i nostri margini erano oggettivamente molto stretti”.

Sul tanto discusso aumento delle tasse contenute nella manovra economica il vicepresidente risponde: “Di fatto le tasse non le abbiamo toccate perché il saldo della pressione fiscale sulle persone fisiche è pari a zero. È soltanto un riequilibrio: chi guadagna centomila euro pagherà pagherà cento euro in più al mese e mi pare che in un quadro di questo genere sia accettabile”.

Francesco Rutelli mette i puntini sulle i anche sul futuro del Partito Democratico: “L’approdo del partito democratico non può essere il Pse, perché è una casa che rispettiamo profondamente, ma che è inadeguata al cammino che vogliamo intraprendere e portare avanti”.

D’altro canto, sottolinea il vicepremier, i “tre punti che noi abbiamo posto come traguardi per concorrere a far nascere il Partito Democratico sono: autonomia, approdo internazionale rispettoso delle storie, ma nuovo nella sua destinazione e un profondo rispetto del pluralismo”.

Un’alleanza “con i democratici americani, con il Partito del congresso indiano e con una pluralità di forze democratiche che non si riduce, assolutamente, al Pse è infatti l’obiettivo, afferma il leader dielle. La Margherita “ha rappresentato un fattore dinamico, politicamente forte e robusto” e rappresenta “una condizione decisiva perché si possa approdare al Partito Democratico”.

E il “noi più utile per entrare nel Partito Democratico - dice dunque Rutelli - non è tanto la compattezza dei cattolici democratici, quanto la forza della Margherita”, come “interprete e rappresentante di un percorso che non solo entra a testa alta e a pieno titolo nel Partito Democratico, ma ne determina in una misura molto significativa gli sviluppi, tentando di contribuire a un disegno politico, a un progetto politico, alla nascita di un partito politico”.

da: www.margheritaonline.it

 

 

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Commenti

  • Commento di Rocco Nicita

    cambiamo rotta

    Dopo aver letto sia il disegno di legge per la finanziaria sia il decreto legge collegato mi sono chiesto se noi della Margherita facciamo parte della stessa coalizione che ha approvato i due provvedimenti.
    In realtà ricordo che nel corso della campagna elettorale ho ascoltato cose diverse in materia di tassazione delle successioni e delle donazioni, idee differenti per quanto concerne la tassazione del risparmio investito in titoli di Stato, concetti diversi in tema d’aliquote Irpef e di fiscalità di vantaggio per il Sud .
    Tuttora rammento alcuni recenti provvedimenti , c.d. manovra bis, che fanno sorgere reazioni notevoli da parte delle categorie interessate: obbligo generalizzato di versamento delle imposte e contributi per via telematica, obbligo dell’invio dell’elenco dei clienti e dei fornitori, l’anagrafe dei conti, obbligo del conto corrente dedicato, studi di settore revisionati e indifferenti rispetto ai regimi contabili ordinario e semplificato, etc. . E’ ragionevole chiederci perchè i destinatari di questi provvedimenti sospettino che nei loro confronti ci sia una certa ostilità ? o invece abbiamo rinunciato all'idea che i lavoratori autonomi e i professionisti possono essere naturali elettori del nostro partito?
    Temo, purtroppo, che il risultato a consuntivo sarà che la pressione fiscale aumenterà per tutti , anche per effetto dello sblocco delle addizionali comunali e regionali più l'introduzione della tassa di scopo a favore dei Comuni, mentre a piangere non saranno i "ricchi" ma noi della Margherita.
    Infine vorrei segnalare che buoni risultati in materia d’educazione fiscale possono anche ottenersi non trascurando lo stretto legame, a tutti i livelli, tra l'evasione fiscale e i costi della politica , tra i servizi pubblici che uno riceve e i costi relativi (il consiglio regionale della Calabria in nove mesi ha legiferato nove volte).
    Cordialmente
    Rocco Nicita
    ( Circolo Margherita - Bianco RC)

  • Commento di giuseppe parisi

    bisogna: "cambiare rotta"

    La finanziaria è una prova di grande responsabilità da parter di tutta la coalizione. Criticarla significa essere egoisti, avere uno scarso intuito politico e poca conoscenza di quelle che sono le regole in ambito comunitario. BISOGNA "CAMBIARE ROTTA"!!!! ....e guardare avanti per tutelare gli interessi pubblici e non quelli specifici!