Viola basket, la Regione non si tira indietro
Naccari, assicura sostegno alla società
Redazione
«Che si apra un tavolo di confronto. Se investito dei problemi della nostra città, non esiterò ad affiancare, il sindaco o gli altri consiglieri reggini in consiglio regionale, per portare avanti quest'istanza».
Demetrio Naccari, presidente della commissione Bilancio del consiglio regionale, non solo non si sottrae al richiamo della [Viola], ma addirittura è pronto a mettere una pezza. «Siamo intervenuti quest'estate con un milione di euro per venire in soccorso alla Reggina Calcio – continua il consigliere reggino – figuriamoci se siamo così miopi da dimenticarci di una società come la Viola che rappresenta un fiore all'occhiello della Calabria. La questione è un'altra.
Nessun rappresentante del Comune o della società di basket ci ha mai sensibilizzato in tal senso. È logico che anche noi vorremmo essere coinvolti in questi discorsi, sedendoci attorno a un tavolo per affrontare i problemi. Se invece di fare la polemica ci raccordassimo, avremmo già una soluzione in tasca».
La società Viola sostiene di aver regolarmente inoltrato istanza, come del resto avviene ogni anno, per una sponsorizzazione per la stagione agonistica in corso. «E adesso che conosco i termini della questione, le dico che interverrò personalmente e direttamente perché si possa presto trovare una soluzione.
Abbiamo approvato un bilancio che consente ancora margini di assestamento. A febbraio potremo effettuare una variazione e non escludo che in quell'occasione si possa colmare questa lacuna. Crediamo nel progetto della nuova proprietà della Viola e sulle questioni di cui siamo investiti - in questo caso il futuro del club reggino - proveremo a dare risposte concrete».
Dunque anche la Regione farà la sua parte in tempi brevi? «Stimo tanto il management della Viola, vero patrimonio della nostra città. Ecco perché trovo polemico che qualche rappresentante politico ci chiami in causa sulle pagine dei giornali. Quando c'è da confrontarsi sui problemi comuni, non credo di aver mai negato il mio contributo».
Valerio Chinè
Da Gazzetta del Sud del 27 gennaio 2006
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