Sulle gravi inadempienze normative in tema di tutela dei minori

Interrogazione a risposta scritta

Al Presidente dl Consiglio Regionale della Calabria

Al Presidente della Giunta Regionale della Calabria

Interrogazione a risposta scritta

Oggetto:  Sulla gravi inadempienze normative in tema di tutela dei minori

Premesso che:

con Legge Regionale n ° 28 del 12 novembre  2004 è stato istituito il Garante per l’infanzia e l’adolescenza;
l’Art. 1 comma 3  della Legge Regionale succitata dispone che “ il Garante svolge la propria attività in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e valutazione e non è sottoposto ad alcuna forma di controllo gerarchico e funzionale”;

l’ Art. 2 della stessa legge , rubricato come ( Funzioni)  dispone al comma 2 lettera e),tra le altre pregevoli finalità, “ accoglie segnalazioni in merito a violazioni dei diritti dei minori e sollecita le amministrazioni competenti all’adozione di interventi adeguati per rimuovere le cause che ne impediscono la tutela;

come disposto  dagli Art.  5 della Legge Regionale 28/2004, l’ufficio del Garante ha ottemperato a tutte le prescrizioni, ed entro il 31 marzo di ogni anno invia al Presidente del Consiglio una relazione esplicativa,inviata  anche ai consiglieri regionali;

 il presidente del consiglio regionale non ha mai convocato, ogni sei mesi come previsto dalla norma, il Garante in  Consiglio perché riferisse sull’attività svolta, sulle proposte di atti normativi,richieste di interpretazione autentica e analisi della condizione minorile nel contesto regionale;
 
 Il Consiglio  non ha mai  esaminato  e discusso  la relazione  annuale del garante per  adottare le determinazioni che ritiene opportuno;
 
in relazione alle  finalità, il Garante da tempo svolge l’attività di controllo e vigilanza documentabili  nel campo profughi  denominato CARA di Crotone, la cui Amministrazione competente alla gestione è la Prefettura di Crotone;
come da verbale datato 30 agosto 2013, il Garante , accompagnato dai rappresentanti della Prefettura,dai propri consulenti medici  e dalla mediatrice linguistica che in calce sottoscrive il Verbale di avvenuto sopralluogo, si è recato il C.D.A./ CARA “ Sant’Anna” di  Isola Capo Rizzuto;

come da perizia giurata sottoscritta da un Architetto dell’Ordine della Provincia di Cosenza datata 12 settembre 2012, a seguito di sopralluogo effettuato in data 9 settembre 2012 su incarico formalmente conferito dal Garante per l’infanzia  e l’adolescenza, emergono delle gravissime criticità igenico-sanitarie e strutturali della struttura;

che  i medici e i legali, consulenti del garante,che hanno svolto molteplici sopralluoghi ,  hanno  redatto e sottoscritto  proprie reazioni  sulle precarie condizioni dei minori e sui diritti violati  nel CARA S.Anna di Isola capo Rizzuto;

in particolare il pediatra dr Massimo Micalella  ha rilevato al 27 agosto 2013 l’assenza di visite pediatriche programmate  e di qualsivoglia  condizione vaccinale obbligatoria  nei bambini ,figli delle donne intervistate; inoltre non è stato possibile vigilare sull'entità delle vaccinazioni realmente effettuate nel 2013  ai minori per    la tutela della  riservatezza dei dati  evocata dalla Prefettura  e  per la struttura burocratica del consiglio regionale per i gravi ritardi denunciati dal garante. 

Infine allo stesso medico è stato impedito da un funzionario prefettizio di continuare la visita ad un  lattante di 4 mesi,richiesta dalla madre  per  riferita difficoltà respiratoria e perchè fino ad allora non era stato mai  controllato. Tale circostanza è stata evidenziata dal Dr. Micalella anche nell’audizione al Senato della Repubblica in commissione diritti umani;

di quanto riscontrato nei sopralluoghi effettuati  e stata data comunicazione alle Autorità competenti poiché si configuravano tra le altre violazioni, anche quella relativa alla Convenzione sottoscritta tra Prefettura ed Ente gestore ( Misericordia di Isola Capo Rizzuto);

sulle gravi violazioni riscontrate dal garante e dai suoi consulenti al CARA dall’Ente gestore Misericordia sono state anche in presentate due interrogazioni parlamentari al Senato della repubblica e alla Camera dei Deputati;

chiedono di conoscere quali impedimenti siano intervenuti per impedire l’ottemperanza delle disposizioni normative su richiamate;

se sia possibile contestare documenti  attendibili formalmente( Perizi e verbali) e non invece provvedere ad intervenire per sanare le violazioni perpetrate ai danni dei minori;

sulla base di quali  valide motivazioni  la Presidenza del Consiglio regionale , ha  attivato il procedimento di revoca del garante, che ha svolto,tra le tante difficoltà ,spesso create dalla struttura burocratica del consiglio regionale, i   suoi compiti  senza  l’ausilio di  mezzi e personale, atteso che la L.R. 28/2004  prevede  che  tale grave provvedimento possa essere assunto dal Consiglio regionale   solo per  sussistenti “gravi e comprovati motivi di ordine morale;

che la Presidenza del Consiglio regionale invoca  come  valida motivazione per la revoca del garante  un preteso venir meno  rapporto di fiducia  che non esiste tra un’Autorità di garanzia  e l’ organo politico che l’ha nominato;
se è  sostenibile,  convincente ed istituzionalmente valido per la revoca del garante , il solo fatto del mancato appellativo di “On.” o delle frizioni tra l’ufficio del Garante e la struttura di supporto alla Presidenza del Consiglio Regionale;

se non ritiene iniziare ad ottemperare alle prescrizioni normative , convocando,  al primo Consiglio utile, il Garante affinchè  relazioni sulle attività  svolte e sulla programmazione dell’Organo;
se non ritiene necessario,a  tutela di diritti umani,nel superiore  interesse dei minori, istituire una commissione d’inchiesta ( Artt. 32 dello Statuto e 35 del Regolamento Interno del Consiglio) perché il consiglio regionale  accerti se siano state attivati tutti gli strumenti di verifica della correttezza  interistituzionale nei  rapporti intercorsi tra un’Autorità di Garanzia  istituita dal  Consiglio Regionale e la struttura burocratica del   consiglio regionale  medesimo e tra il garante dell’infanzia e la prefettura di Crotone;

Reggio Calabria 21 ottobre 2013        

Consiglieri Regionali

Demetrio Naccari Carlizzi                                                                                                       
Dott. Vincenzo Ciconte

 

 

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