INTERROGAZIONE n. 382 del 08/06/2013

Sulle ferrovie della Calabria

tratto da [Consiglio regionale della Calabria]

D. NACCARI CARLIZZI, M. FRANCHINO, C. GUCCIONE. Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:

l'art. 16 comma 4 del Decreto Sviluppo: D.L. 22 giugno 2012 n. 83 convertito dalla legge 7 agosto 2012 n. 134 cosi prevede:
"A seguito del trasferimento della proprietà sociale, le predette regioni, a copertura degli oneri necessari per la regolazione delle partite debitorie delle società, possono utilizzare, entro il limite complessivo di euro 100 milioni, per ciascuna regione, le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione ad esse assegnate. Per la Regione Calabria, le risorse di cui al secondo periodo sono rese disponibili previa rimodulazione del piano di interventi di cui alla delibera del CIPE n. 62/2011 del 3 agosto 2011, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2011. Gli accordi di trasferimento devono essere corredati di una dettagliata ricognizione della situazione debitoria e creditoria delle società trasferite";
in passato il trasferimento non fu attuato per il timore che dall'operazione potesse derivare nel bilancio regionale un carico di passività di esercizio. E ciò in quanto, sebbene l'accordo prevedesse come condizione del trasferimento il risanamento tecnico ed economico, sussistevano ancora dubbi sull'effettiva posizione di equilibrio economico della Società;
il risanamento tecnico è stato finanziato in misura molto limitata da parte della Stato;
la Regione Calabria è intervenuta con proprie risorse per il rinnovo degli autobus obsoleti allo scopo di consentire alla Società di poter proseguire nell'esercizio;
la Regione avrebbe dovuto pretendere dallo Stato l'effettivo risanamento tecnico ed economico, ovviamente al netto di quanto già erogato;
tale accordo in sostanza vista la situazione aziendale venutasi a creare ha sì comportato il salvataggio dell'Azienda Ferrovie della Calabria ma a totale carico della Regione, utilizzando fondi propri o destinati alla Regione stessa e soprattutto grazie all'impegno del sindacato ed al sacrificio dei lavoratori che hanno accettato una robusta decurtazione dei contratti di cui beneficiavano;
ancora una volta le risorse destinate ad investimenti strutturali vengono impiegati per pagare i debiti della gestione, limitando le prospettive dell'Azienda;

Per sapere:

perché la Regione ha accettato la cessione della proprietà sociale senza previo risanamento dell'azienda Ferrovie della Calabria, che per legge risulta a carico dello Stato;
se c'è stata una dettagliata ricognizione della situazione debitoria e creditoria delle società trasferite;
se è vero che al momento del trasferimento tra lo Stato e la Regione, la società Ferrovie della Calabria, si trovasse con un bilancio strutturale in perdita e con un debito pregresso di 100 milioni di euro;
se è vero che lo Stato ha contribuito a saldare il debito con soli 22 milioni di euro su 100 complessivi dovuti;
se è vero che in questo piano di risanamento è previsto l'utilizzo dei fondi FAS e a quanto ammontano visti gli ultimi tagli intervenuti;
se si ritiene opportuno adottare i provvedimenti necessari per evitare che la condotta fin qui assunta possa configurare un danno erariale ed invece recuperare risorse per gli investimenti di cui l'azienda necessita.

 

 

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