Da qualche tempo il Pdl risponde con calunnie a precise contestazioni
Ho denunciato gravi reati. Loro raccontano sciocchezze ed attaccano chi i ladri li ha scoperti
Redazione
Nel dibattito politico reggino da qualche tempo si risponde con calunnie a precise contestazioni che hanno messo a nudo alcuni comportamenti illeciti di burocrati ed amministratori che si sono approfittati delle risorse pubbliche.
Chiedo con il rispetto dovuto, ma convinto di esercitare un mio diritto, che i giornalisti prendano coscienza di tale situazione e applichino una maggiore attenzione alle notizie che vengono inviate alle redazioni e mi attribuiscono vari comportamenti, anche per non concorrere ad una campagna insopportabile di diffamazione e calunnia che da qualche mese subisco soltanto per avere il torto di dire la verità.
Da ultimi, Romeo, Cusumano, Agliano e Sergi mi attaccano per una sentenza che condanna l’amministrazione comunale a pagare 3 milioni di euro per avere da sindaco o amministratore alloggiato terremotati e senza tetto in un albergo cittadino. Ho avuto modo di ottenere dall’Ufficio Legale del Comune la sentenza oggetto dell’accusa.
Ebbene il periodo di riferimento è quello che và dal 1975 al 1988, per un albergo l’ “Abruzzo e Molise” di cui non sapevo l’esistenza storica. Purtroppo nel 1975 avevo tra sette ed otto anni.
Quindi potevo essere massimo sindaco della “città dei bambini” o precocissimo rappresentante degli studenti elementari (che arrivano ad undici anni).
I consiglieri poi arzigogolano circa un presunto passivo che avrei lasciato a carico del bilancio comunale dimostrando, anche in questo caso, di non essere padroni della materia e di avere come unico intento quello di denigrarmi senza badare alla verità.
Le gravi dichiarazioni dei quattro consiglieri, almeno per quanto mi riguarda, sono quindi una bufala vergognosa che non avrebbe meritato nessuna attenzione e qualifica la loro azione come essa merita.
E’ evidente pertanto che chiederò al Tribunale civile di volere condannare i consiglieri che hanno inviato la nota ad un congruo risarcimento del danno a mio favore. Tuttavia non posso non notare che l’unico obiettivo di questi presunti politici sia quello di denigrarmi.
Non posso non chiedermi il perché 4 persone, tutto sommato nella media totale, forse anche normalmente intelligenti prestino il proprio cognome alla diffamazione. Rispondono peraltro ad una mia nota sullo sciopero degli edili che è un fatto, come è un fatto incontestabile e non un’opinione che il Comune non paghi i creditori e sia insolvente. Vadano a raccontare le loro favole ai lavoratori senza salario o alle imprese che sono alla rovina.
Quello che è sicuro è che io ho denunciato gravi reati. Loro raccontano sciocchezze ed attaccano chi i ladri li ha scoperti, evidentemente si trovano a loro agio da quella parte.
Reggio 2 marzo 2011
Demetrio Naccari Carlizzi
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